pronostico
dello anno
mcxxxiiii
composto da pietro aretino
flagello dei principi
quinto evangelista
[ . . . ]
xiii
di
portogallo
La Maestà portogallese,
inclinato dalla signorile avarizia al guadagno, questo millesimo del .XXXIIII,
farà una bestiale incetta insieme con il Moscovia, e caricando molte navi di
zibellini, di pappagalli, di scimmie, di spezierie e di zibetto, in abito
mercantesco egli e il moscovito andranno a farne bazzarro con il Prete Ianni
investendo le robbe loro in aurum sitiste ed aurum bibite, se gli porria
dire se dessero nelle mani ai pali turcheschi. Alcune stelle vacamti in cielo
come vaca ora la milizia in terra, per la qual causa i capitani fanno diversi
essercizi (il signor Camillo da Lamentana ha preso in Vicenza l'ordine chietino
e suntibus suis et manu propria dà il legno ai cavalieri del male
amoroso, e mangiado carne di vacca a tutto pasto dice ai suoi eroi prandite
commilitones tanquam apud Deum nobiscum cenaturi; il conte Ludovico Rangone,
pazzo incatenabile, commenta la vita del signor Orlando Pallavicino, suo suocero
strozzato in Roccabianca causa causarum; il conte di San Secondo cerca
rimedi da cavarsi dal core la paura non dico che gli fecero i cartelli del conte
Guido, ma quella che gli fu fatta in Ungheria, sendo preso a furore di popolo
tedesco e spagnuolo. Cesare Fregoso ode in Verona San Giovan Grisostemo dal
vescovo; il signor Luigi da Castel Giuffrè presta ad usura a cento per cento,
credo per riscattarsi dalle spese fatte servando sua Maestà; i Colonnesi, cioè
Marzio e gli altri seguaci di arma virmque, bestemmiano la anima del loro
cardinale che gli ha lasciati senza stato e senza credito; il Castaldo commenta
la vita del già suo marchese del Vasto; Lorenzo Salviati armorum è
occupato in asciugare i paduli di Ravenna; Ottavio Ursino è diventato
strozziere dei gufi del padre; il conte Filippo Torniello cerca di repudiare la
milizia per avrla colta in adulterio, e Gian Iacopo recita le leggi della
Signoria di Musso ai Grigioni. Fabrizio Maramaldo ordina il trionfo che meritò
ammazzando la moglie e il Ferruccio sendo legato. Antonio da Leva, sfera di
Cupido, piglia lattovari per potere usare il coito con la Rabbina; Paolo
Luciasco corteggia le carrette mantovane; il Zucchero è diventato buffone di
Milano; il conte Guido Rangone, imperiale fin che Dio vole, si sta spassando il
martello che egli del re di Francia. Donno Ercole essercita la arte
oratoria ed <è> per tornare a casa, come è tornato il papa dopo aver
aggirato la Spagna). Dico che alcune stelle vacanti accennano che Portogallo
imiterà il Vaivoda per impiastrarsi con Soliman, onde il suo parente verrà
seco in dissenzione. Tamen Dominus providebit.
(Da Pietro Aretino, Cortigiana - Pronostico - Farza - Opera Nova -
Testamento dell'Elefante, a cura di Angelo Romano, BUR, Milano, 1989).