Bernardo de' Rossi
Vescovo di Treviso

  

Nella foto in alto
Lorenzo Lotto,
"coperta" del ritratto del Vescovo di Treviso (olio su tavola, 1505, Washington, National Gallery of Art)

in basso
Lorenzo Lotto,
ritratto di Bernardo de' Rossi Vescovo di Treviso,
olio su tavola, 1505, Napoli, Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte)
 

Figura molto controversa nella storia della famiglia de' Rossi di San Secondo. Figlio di Guido de' Rossi, viene nominato nel 1499 Vescovo di Treviso.

Grande mecenate, favorì l'opera di Lorenzo Lotto, che ne dipinse l'effigie.

Il dipinto - originariamente protetto da una "coperta", allegoria della virtù e del vizio - rappresenta il prelato rossiano che indossa una mozzetta rosata e un copricapo nero, al dito un anello con sigillo sul quale si legge lo stemma del Casato (il leone rampante verso sinistra).

I lineamenti del Vescovo - viso paffuto, naso appuntito e capelli arricciati attorno alle orecchie - coincidono con quelli dell'immagine del Rossi sulla sua medaglia.

La prova che la tavola di Lotto raffiguri Bernardo de' Rossi deriva dalla sovracoperta dipinta, che recava il nome del personaggio e la sua età esatta all'epoca del completamento del ritratto (luglio 1505).

Nel dipinto di Lotto i più piccoli dettagli servono a caratterizzare l'effigiato: le pieghe del drappo verde che incorniciano la testa del Vescovo portano l'attenzione sullo sguardo penetrante de suoi freddi occhi azzurri; la fila di bottoni della mantellina guida alla mano che stringe la pergamena, il pugno chiuso conferisce al personaggio un atteggiamento deciso.

Infatti il Vescovo entrò presto in conflitto con le autorità di Treviso e con Girolamo Contarini, il podestà veneziano della città stessa.

Le riforme da lui varate indebolirono il loro controllo sugli affari ecclesiastici, fino al punto che alcuni membri della famiglia Onigo, scontenti della situazione, nel settembre del 1503 cercarono di assassinare il Vescovo, che sopravvisse all'attentato, anche se nel 1510 fu costretto a fuggire da Treviso.

Nel 1522 ritroviamo Bernardo de' Rossi sotto San Secondo, mentre cerca di riconquistare le terre che giudicava appartenenti al suo ramo, in favore del quale aveva "testato" Pier Maria II il Magnifico, esautorato da Ludovico il Moro. Si ritrova quindi a combattere contro Giovanni delle Bande Nere, intervenuto a difendere la sorellastra Bianca Riario, sposa di Troilo I de' Rossi.

Muore alcuni anni dopo, forse di veleno, propinatogli dai nipoti di San Secondo, Giovan Girolamo e Bertrando. 

(Cenni biografici raccolti e inseriti da Pier Luigi Poldi Allaj)


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