Pier Maria II de' Rossi
Conte di San
Secondo
di Elena Bini
Pier Maria II de’ Rossi (il Giovane) nasce
tra il settembre 1502 ed il luglio 1503 (*), figlio primogenito del conte Troilo I e di Bianca
Riario. Settimo Conte di San Secondo è nipote
di Giovanni de’ Medici detto delle Bande Nere, noto
condottiero figlio di Caterina Sforza come Bianca.
A quattro anni viene mandato a Firenze dal padre per compiere la prima educazione insieme allo zio, di soli sei anni maggiore di lui. Successivamente si reca in Francia dove diventa paggio alla corte del re.
Tornato in Italia, succede al padre nel 1521 e il 13 febbraio 1523 è a Mantova con la madre Bianca per firmare il contratto nuziale che lo unisce a Camilla Gonzaga, nipote del marchese Francesco II, segnando così l’atto diplomatico più significativo della sua vita.
Compie le prime imprese militari a fianco di Giovanni delle Bande Nere, a Pavia nel 1525 e a Milano nel 1526, insieme all’esercito francese, dimostrando di avere bene appreso l’arte militare.
Ottiene una condotta presso il pontefice Clemente VII nel 1526 e rimane al suo fianco anche nel maggio 1527, al momento del Sacco di Roma.
All’inizio di giugno, non essendo ancora stati pagati i suoi uomini, seguendo l’esempio dello zio, accetta la richiesta dell’imperatore Carlo V, entrando nel suo esercito e dopo Roma lo segue a Trevi e a Terni.
Nel 1529 – 30 partecipa all’assedio di Firenze ed è tra i sette testimoni che firmano la capitolazione della città, riportandola sotto i Medici.
Sempre nel 1530, Carlo V conferma a Pier Maria i privilegi sui suoi feudi e viene nominato in dicembre Capitano dei soldati medicei.
E’ in questi anni che egli commissiona ai collaboratori di Giulio Romano le decorazioni per la Sala dell’Asino d’Oro e per la Sala dei Cesari, rispettivamente camera da letto e studiolo del marchese, dimostrando anche doti di letterato e conoscitore d’arte .
Altre imprese militari lo confermano soldato forte e coraggioso: in Africa, in Francia (Piccardia e Provenza) nel 1536 e soprattutto a Castelnuovo in Dalmazia nel 1538.
Nel 1539 torna a San Secondo, dove affronta i problemi col pontefice Paolo III: grazie all’intervento decisivo di Federico II Gonzaga, riesce a proteggere il castello e porta aiuti ai fratelli Giovan Girolamo e Giulio Cesare.
Il 10 settembre 1539 l’imperatore conferma al conte la separazione dei suoi beni dalla giurisdizione parmense, liberandolo momentaneamente dalle mire farnesiane.
Tra il 1540 e il 1542 si trova in esilio a Venezia dove ha modo di frequentare assiduamente l’amico e letterato Pietro Aretino. Lasciato l’esercito imperiale, passa al servizio di re Francesco I di Francia e nel 1542 viene insignito del Collare dell’Ordine di San Michele, massima onorificenza militare francese, ricevendo pure la nomina a Capitano delle Fanterie Italiane. Lo vediamo combattere ancora nel 1543 nelle Fiandre e nel 1545 a Boulogne.
Purtroppo una grave malattia e le preoccupazioni crescenti legate all’insediamento dei Farnese nel ducato di Parma e Piacenza lo conducono alla morte nel 1547.
L’immagine di Pier Maria II fu immortalata da Francesco Mazzola detto Parmigianino in un ritratto eseguito intorno al 1538/39 e che attualmente è esposto a Madrid, al Museo del Prado (**).
(*) 2 maggio 2010 / 10 gennaio 2013 / 17
maggio 2016 - Nota di Pier
Luigi Poldi Allaj
L'originaria datazione "1504" è
stata corretta in "tra il settembre 1502 ed il luglio 1503". Di Pietro Maria il Giovane, negli “ELOGIA VIRORUM
ROSCIORUM BELLICA VIRTUTE ET LITTERIS ILLUSTRIUM” scritti da Federico de’ Rossi,
figlio dello stesso Pier Maria il Giovane (Federici Rosci Petri Mariae Junioris
filii), viene riportata l’esatta data della morte, da tutti concordemente
accettata, il 15 di agosto (XVIII Kal. Septembris M.D.XL.VII.). Ma con
un’aggiunta, a mio avviso, molto significativa: “annos agens XXXXV” (nel
corso del 45° anno di vita). Se ne deduce, inequivocabilmente, che egli era nato
tra la fine del 1502 ed il primo semestre del 1503, laggiù in
Romagna, dove certamente Bianca Riario aveva sposato Troilo, Bianca che arrivava
a San Secondo, accolta con molti onori, solo alla fine di luglio del 1503. Si
potrebbe, a questo punto ipotizzare che Bianca Riario sia stata quasi una preda
di guerra, soprattutto alla luce della misera fine fatta da Astorgio Manfredi,
quando, come riferisce lo storico rinascimentale
Giovanni Burcardo, il 9 di giugno 1502 il suo corpo veniva trovato con una pietra al
collo, legato ad altre persone, nel Tevere, sotto Castel Sant’Angelo. Pure
modificata la numerazione del nome, secondo l'ordine che si ritrova sempre negli
"Elogia".
(**)
17 maggio 2016 - Nota di Pier
Luigi Poldi Allaj
Al centro della volta della superba
Sala delle Gesta Rossiane campeggia l’immagine di Pier Maria II, nella'atto
di ricevere, dalle mani del Re di Francia Francesco I, il Collare di San
Michele.
Importante citazione nel volume
di Jean Zeller
Slatkine Reprints
Génève, 1969
Importante citazione nel
RECUEIL HISTORIQUE DES CHEVALIERS
DE L'ORDRE DE SAINT MICHEL (1469-1560)
di Jean François Louis d'Hozier (1787)
pubblicato dalle Edizioni Michel Popoff nel 1998