Troilo II de' Rossi
ca. 1525 - 31 gennaio 1591
Troilo
II de' Rossi, figlio primogenito di Pier Maria II e Camilla Gonzaga, nasceva
attorno al 1525 e si titolava quale ottavo conte di San Secondo, oltre che conte
di Berceto, signore di Roccaferrata, Bardone, Pietra Balza, Corniana, Felino, e
Roccabianca. Subentrava nel governo della Contea alla morte del padre, il 15
agosto 1547, padre che già aveva sostituito, dopo che era rimasto ferito in
combattimento, luogotenente delle Fanterie Italiane nelle Armate del Re di
Francia.
Troilo II sposava nel 1550 Eleonora Rangone (nata il 31 gennaio 1535 e morta
l’11 gennaio 1569 a neppure 34 anni d’età), figlia del Conte Uguccione Rangone,
Conte di Borgofranco, Castelcrescente e Ravarino, e di Lucrezia Rangone dei
Signori di Livizzano e Castelvetro.
Durante la guerra di Parma Troilo II restava alquanto defilato, anche se,
inevitabilmente, era costretto a lasciare i Francesi, che si dichiaravano
apertamente a favore del duca Ottavio, e lo ritroviamo, nel 1551, colonnello
delle Armate Pontificie a comandare un reggimento di fanti all’assedio del Forte
di Mirandola.
Negli anni successivi, per quanto il casato rossiano fosse stato contemplato nel
trattato di pace, subiva varie vessazioni, delle quali la più celebre resta
l’obbligo di abbattere le mura e di non provvedere ad ulteriori fortificazioni
di San Secondo. Ristabiliti i rapporti con Parma, Troilo II risultava uno dei
feudatari più solleciti, in particolare in occasione dell’entrata in Parma, dopo
le nozze (1567), di Maria di Portogallo e di Alessandro Farnese.
Tra il 1561 ed il 1579 Troilo II manteneva una linea filoimperiale ed era
capitano di cavalleria di una compagnia del Ducato di Milano nelle Armate del Re
di Francia Filippo II.
Nel 1570 accompagnava, a Roma, Cosimo I de’ Medici ed assisteva alla di lui
incoronazione a Granduca di Toscana.
Nel 1578 veniva rinnovata alla sua famiglia la cittadinanza di Milano, Cremona e
Pavia, che ancora nel 1589 veniva confermata.
Troilo II moriva in San Secondo il 31 gennaio 1591.
Troilo II è passato alla storia anche per essere stato uno dei più illuminati
committenti dell’apparato pittorico della Rocca. E’ stato certamente lui a
dettare i temi dell’imponente ciclo della gesta rossiane, lui stesso immortalato
alle spalle di Francesco I che conferisce il collare di San Michele al padre
Pier Maria, in una grande festa di corte.
(Cenni biografici raccolti e inseriti da Pier Luigi Poldi Allaj)