Novembre 1524

Giovanni de' Medici detto delle Bande Nere passa con i Francesi

Nota di Pier Luigi Poldi Allaj

 

Giovanni de' Medici detto delle Bande Nere passa con i Francesi nel novembre del 1524, alcuni mesi prima del fatale scontro di Pavia del febbraio 1525. Molti storici si soiffermano sull'argomento. Mi pare interessante mettere a confronto due fonti, la prima desunta dal libro di Mario Tabanelli, la seconda da Michel Vergé-Franceschi e Antoine Marie Graziani. Alcuni momenti di una medesima situazione - il passaggio da un campo all'altro - combaciano, altri differiscono per pochi giorni o ore, integrandosi vicendevolmente.


Giovanni delle Bande Nere
Rocca dei Rossi di San Secondo, Sala di Adone
(O. Samacchini)

 

TABANELLI, M., Giovanni de' Medici dalle Bande Nere il gran diavolo, Stab. Grafico F.lli Lega, Faenza, 1977.

VERGE-Franceschi, M., Graziani, A. M., Sampiero Corso 1498/1567 - Un mercenaire européen au XVI siècle,  Alain Piazzola, Ajaccio, 1999 (Prix du Livre Corse nel 2000).


Nel novembre 1524, Giovanni è a san Secondo di Parma, presso la sorella Bianca.
Francesco I tenta di attrarlo nella sua orbita; e ciò noi possiamo supporre leggendo due sue lettere segretissime, dirette al cardinale Giovanni Salviati, legato pontificio in Lombardia, in quel periodo residente a Parma:
«13 novembre 1524 Giovanni al cardinale Salviati a Parma: sono venuti due messi del re di Francia, mandati da sua Maestà perché io vada con essa. Prego la S.V. che mi voglia avvisare e consigliare su quello che ho da fare; da quella attenda risposta»
[in nota: Archivio di Stato, Firenze, Medici a.Pr., cit. in F. MOISÈ - C. MILANESI, Lettere inedite e testamento di Giovanni delle Bande Nere, Archivio Storico Italiano, IX, I, 140, pag. 112, Giovanni al cardinale Salviati].
Ed ancora tre giorni dopo, il 16 novembre 1524:
«Giovanni al cardinale Salviati in Parma: non rispondo a lunga alla risoluzione che abbiamo deliberato sui casi nostri, poiché ogni cosa non è da scrivere. Sarò con lei domattina e la ragguaglierò di tutto; e conoscerà come mi sono governato da prudente»
[in nota: Ibid., 144, pag. 113].
I primi giorni di dicembre, il segretario di Giovanni, Francesco degli Albizzi, avrà ancora approcci perché egli si induca a passare nel campo francese; e pochi giorni dopo, un po' perché consigliato anche da papa Clemente e molto per la ristrettezza delle paghe con cui lo tengono gli imperiali, Giovanni si collega con Francesco I che si è portato ad assediare Pavia con 4.000 fanti e 400 cavalli leggeri.
Il 4 dicembre 1524 Girolamo Aleandro, arcivescovo di Brindisi e Nunzio del papa, presso il campo francese, informa Clemente VII che «Giovanni è arrivato qui ieri, accarezzato sopra modo dalla cristianissima maestà, la quale oggi parlandomi del detto signore mi cantava tanto della speranza che aveva in lui; dissemi che lo voleva presso di sé»
[in nota: C. ARRIGONI, Giovanni dalle Bande Nere, «La Martinella», I (1955), pag. 20].
Al campo di Pavia il re di Francia tiene riunioni come in una reggia; e ciò contrasta con i modi semplici e frugali di Giovanni, il quale non si perita di giocare a carte con il monarca e di «vincergli più di una berretta di scudi». Rifiuterà anche l’ordine di san Michele offertogli dal sovrano.
 


[traduzione dal testo originale in lingua francese di Pier Luigi Poldi Allaj]

 

Alla metà di novembre del 1524 Giovanni de Medici s’interroga e scrive a Fortunati: “Sono arrivato a San Secondo l’ultimo giorno di ottobre”. Il 15 di novembre è là che riceve le offerte di Francesco I. All’una di notte scrive a suo cognato il cardinal Giovanni Salviati, legato per la Lombardia Cispadana:” Sono venuti due messi del re di Francia, con un dispaccio di Sua Maestà al fine che io vada al Suo servizio. Prego Vostra Signoria Reverendissima di volermi ben avvisare e consigliare; cosa devo fare? I due messi si chiamano Monsignor Pierre de Birague e La Motte Gagnon. Aspetto una Vostra risposta”. Il 16 novembre, nuova lettera: “Non si può scrivere tutto. Sarò domattina con Voi (a Parma) e Vi ragguaglierò su tutto l’affare e Vostra Signoria Reverendissima vedrà che io mi sono comportato saggiamente”. Il 19 novembre Giovanni ripassa ufficialmente al servizio di Francesco I, con il suo fedele Sampiero, diventato uno dei suoi capitani, e che in questa occasione riceve una provvigione da colonnello da Francesco I.

...
[disquisizione sulla autenticità della provvigione di colonnello a Sampiero Corso]
...

Il 25 novembre 1524, dunque, Giovanni de Medici che ha lasciato San Secondo dove ha messo in ordine gli affari di sua sorella, la contessa de’ Rossi, arriva al campo del re nel castello San Giovanni [Castel San Giovanni, PC?] con il suo luogotenente [in nota: Azzo da Correggio, detto Contazzo Contaccio (il cattivo conte)] e le sue truppe: 50 uomini d’arme senza arcieri (o 50 lance), 200 cavalli leggeri…
 

Dalla lettura combinata dei due testi si può delineare il seguente quadro generale:

1. Giovanni de' Medici è arrivato a San Secondo  il 31 ottobre 1524 per sbrigare faccende di famiglia: nella Rocca dei Rossi vive la sorella Bianca Riario Sforza. Ovviamente non è la prima volta, e non sarà neppure l'ultima, che registriamo a San Secondo la presenza del condottiero.

2. Tra il 13 ed il 15 novembre 1524 - personalmente propenderei per il 13, data più verosimile se correlata alla successiva del 16 novembre, per non parlare della fonte ottocentesca citata in nota  - Giovanni de' Medici riceve l'offerta del re di Francia attraverso i due messi  Monsignor Pierre de Birague e La Motte Gagnon e scrive subito nella notte al Cardinal Salviati.

3. Il 16 novembre 1524 Giovanni de' Medici scrive nuovamente al Cardinal Salviati per confermare l'appuntamento a Parma il giorno successivo 17 novembre 1524.

4. Il 25 novembre 1524 Giovanni de' Medici lascia San Secondo e si porta a Castel San Giovanni, borgo sulla strada di Pavia. Credo che il testo francese confonda la località con un qualsiasi castello, laddove testualmente si scrive "château Saint-Jean".

5. Il 3 dicembre 1524 Giovanni de' Medici arriva al campo di Pavia.

6. Complessivamente le forze del re di Francia ammontano a 4.000 fanti e 400 cavalli leggeri.

7. Giovanni de' Medici conduce 50 lance e 200 cavalli leggeri.




Ricostruzione autentica (o quasi...)

Il ragionamento sopra accennato era valido sino al riscontro di dati contradditori e di seconda mano, laddove Tabanelli e Vergé-Franceschi / Graziani si riconducevano alle lettere di Giovanni delle Bande Nere raccolte e pubblicate nell'800 da Filippo Moisè e Carlo Milanesi nell'Archivio Storico Italiano.

Dopo la visione dei documenti, che si riportano (basta cliccare per ingrandire), la ricostruzione più verosimile ed ampia appare, pertanto, la seguente:

1. Giovanni delle Bande Nere arriva a San Secondo il 31 di ottobre, come ha modo di dire nella lettera dell'1 novembre 1524 a Francesco Fortunati.

2. Giovanni delle Bande Nere il 12 di novembre si trova a San Secondo e risponde a Francesco Fortunati, che tempestivamente gli ha riscontrato la lettera dell'1 novembre. Occorre notare che la lettera riporta la data del 12 novembre, diversamente dall'indicazione del frontespizio "17 di novembre". Una grave imprecisione di Moisè-Milanesi da verificare sugli originali.

3. Il 15 novembre 1524, di buon mattino ("hora prima"), ma non certo all'una di notte, Giovanni delle Bande Nere scrive al card. Giovanni Salviati della venuta in San Secondo, certamente il giorno precedente 14 novembre, dei due messi francesi con le offerte del Re Francesco I.

4. Il 16 di novembre del  1524 Giovanni delle Bande Nere si dà appuntamento in Parma con il card. Giovanni Salviati.

5. Con lettera del 17 novembre 1524 Giovanni delle Bande Nere "presenta" il Conte Azzo da Correggio al Card. Giovanni Salviati.

6. Con lettera del 18 novembre 1524 Giovanni delle Bande Nere perora presso il card. Giovanni Salviati la causa della sorella Bianca, forse il motivo principale della sua permanenza in San Secondo.


 

7. Sempre in data 18 novembre 1524 Giovanni delle Bande Nere ragguaglia il card. Giovanni Salviati sui preparativi della spedizione a Pavia.

8. La lettera successiva è datata da Castel San Giovanni il 23 novembre 1524, a significare che Giovanni delle Bande Nere vi è arrivato almeno in quel giorno (23 di novembre) e non il 25.


Filippo Moisè - Carlo MIlanesi
LETTERE INEDITE E TESTAMENTO DI GIOVANNI DE' MEDICI DETTO DELLE BANDE NERE
CON ALTRE DI MARIA E DI IACOPO SALVIATI
DI PRINCIPI, CARDINALI, CAPITANI FAMILIARI E SOLDATI

in "Archivio Storico Italiano", Firenze, 1858-1859
da http://books.google.com/


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