UOMINI ILLUSTRI


Vincenzo Bocchi
maestro elementare
(San Secondo Parmense 9 gennaio 1921 - 31 dicembre 1974)

 

Vincenzo Bocchi è nato a San Secondo il 9 gennaio 1921.

 E’ stato maestro elementare dapprima a Pugnetolo e Signatico, sull’Appennino parmense, poi a San Secondo. tanti sono stati i suoi allievi e tutti hanno trovato in lui, non solo un maestro dolce e paziente, ma anche un amico sempre disponibile ad ascoltare e dare consigli. I suoi scolari di un tempo sono poi diventati  i suoi amici nell’età adulta. Questo significa che Vincenzo ha saputo trasmettere, oltre alle nozioni scolastiche, quei valori e quei concetti fondamentali che accompagnano per sempre e che possono cambiare la qualità stessa della vita.

La pittura è stata la sua passione. Ha dipinto tantissimi quadri con gioia, semplicità e naturalezza. La sua giornata era scandita da due impegni. L’insegnamento, in mattinata, e la pittura nel pomeriggio. Come studio aveva ricavato dal solaio di casa sua una stanza tutta per lui, con una finestra da cui poteva contemplare, dall’alto, la campagna. E proprio il mutare delle stagioni, i colori dei campi, dei fiori, del cielo erano i colori della sua tavolozza; gli spunti per i suoi quadri erano gli alberi, le case, le chiese, i castelli del parmense e l’immancabile rocca di San Secondo.

La sua pittura ha scandito la sua vita semplice, chiara, allegra fulgida poi, con il sopraggiungere della malattia, cupa e tormentata.

E’ stato un marito, padre e maestro dolcissimo, affettuoso, paziente e sereno. Ha lasciato un messaggio che “ parla” attraverso i suoi quadri: per vivere pienamente bisogna imparare la semplicità, l’umiltà, la gioia  racchiusa nelle piccole cose che ci circondano, lo stupirsi della bellezza  di un arcobaleno, di un campo di grano, di un fiore che sboccia.

Il Comune di San Secondo ha dedicato a Vincenzo Bocchi due mostre postume realizzate nella rocca , che lui tanto ha dipinto dei suoi quadri.

Vincenzo Bocchi  è morto per una malattia incurabile il 31dicembre 1974.

(Cenni biografici raccolti da Pier Luigi Poldi Allaj)


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