SAN SECONDO E' uscita di recente l'Enciclopedia Fridericiana, curata
dalla Treccani e dedicata a Federico II di Svevia. Un'opera nella quale
rientra anche San Secondo grazie a due affreschi conservati nella Sala
delle Gesta Rossiane, che hanno parecchio a che vedere con la storia di
Federico II. L'opera, diretta da un comitato presieduto da Ortensio
Zecchino e composto da Girolamo Arnaldi, Arnold Esch, Cosimo Damiano
Fonseca, Antonio Minniti Ippolito e AlbertoVarvaro, è stata realizzata
in tiratura limitata di soli 2mila e 499 esemplari numerati. Si compone
di due volumi con rilegatura in tutta pelle impreziosita da incisioni e
fregi in oro, per complessive 1848 pagine in carta speciale,
inalterabile, appositamente prodotta per questa opera, 700 immagini e 64
tavole fuori testo. Le voci ordinate alfabeticamente, che compongono
Federico II sono oltre 500. Adarricchire l'affresco dell'epoca sono
dedicate voci riguardanti temi pi ù generali, i regni, le grandi
religioni monoteistiche, il diritto, la cultura e argomenti pi ù
specifici quali l'alchimia, l'astrologia, la cucina, l'ingegneria, la
magia, la musica. Federico II, lo ricordiamo, nipote del Barbarossa, re
germanico della dinastia sveva degli Hohenstaufen, imperatore del Sacro
Romano Impero, re di Sicilia, re di Gerusalemme, è universalmente
annoverato fra i pi ù affascinanti e controversi personaggi della storia
europea. Nato a Jesi nel 1194, Federico incarnò un tipo di monarca di
cui non esiste traccia nel Medioevo cristiano. Sotto il suo patrocinio
fiorí la prima poesia espressa in lingua italiana, ebbero nuovo impulso
gli studi naturalistici e si sviluppò, nel suo regno, uno dei pi ù
importanti centri di traduzione europei. L'Enciclopedia fridericiana
tratta ampiamente questi ed altri innumerevoli argomenti relativi a
Federico II. In essa, come detto, trovano spazio due affreschi
conservati nella Sala delle Gesta della Rocca dei Rossi di San Secondo.
In uno di questi viene ripresa la battaglia del Taro del luglio 1247 fra
le truppe imperiali ed i parmigiani. L'imperatore Federico II di Svevia
che era in viaggio per Lione, dove il Papa aveva convocato un concilio
per scomunicarlo, ritornò sui suoi passi e pose la città di Parma in
stato d'assedio. Assedio che, come si nota nell'affresco successivo,
durò fino a martedí 18 febbraio 1248, quando i parmigiani, sotto il
comando dei Rossi, con un'azione temeraria quanto eroica, assaltarono la
città che Federico II aveva chiamato Vittoria, e la distrussero
saccheggiando il tesoro imperiale. Per la Rocca dei Rossi un nuovo
traguardo per la valorizzazione turistica, grazie all'iniziativa del
vicesindaco Pier Luigi Poldi Allaj, che ha mantenuto i contatti con la
Treccani. |