Nuovo libro di Fornari sull'imperatore sconfitto a Vittoria
Scrittore parmigiano
studioso di Federico II
Carlo
Fornari è un parmigiano il quale, dopo aver condotto una vita da manager e
imprenditore in vari settori, in età matura ha rispolverato la sua vecchia
passione per la storia diventando un fecondo scrittore.
In tempi recenti, amante e nostalgico della sua città, gli ha dedicato vari
libri quali Frati, antipapi ed eretici parmensi (1994), Giulia Farnese,
una donna schiava della propria bellezza (1965), Maria Luigia, un amore
di donna (1997); e nel 1998, ricorrendo il 750° anniversario del. famoso
assedio condotto alla città dall'esercito imperiale, ha scritto Federico II:
un sogno imperiale svanito a Vittoria, rimanendo da quel momento
letteralmente catturato dalla poliedrica personalità del grande Svevo.
Nel 2003, il presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana
onorevole Guido Lo Porto lo ha insignito del Federichino d'oro, il premio della
locale Fondazione Federico II, motivato con «...la passione scientifica e il
contributo dato, come divulgatore di alto livello, alla conoscenza del messaggio
sociale e culturale di Federico II».
Su questa scia, esce ora il suo ultimo lavoro Federico II e San Francesco, per i
caratteri delle Edizioni all'insegna del Veltro, pp. 96, euro 12,00.
Questo nuovo libro, come del resto tutte le opere di Fornari,
consente una lettura agevole . e coinvolgente; ma allo stesso tempo risulta
interessante al lettore attento, perché riesce a mediare con inusitata perizia
gli aspetti religiosi e politici, storici e mitici che hanno riguardato il
rapporto tra i due giganti del XIII secolo: un rapporto a distanza, ma certo più
illuminante di tanti colloqui formali, giunti a noi filtrati dalle diplomazie,
portatrici di interessi di parte.
La lettura ci consente di comprendere che la presenza di Federico II nei luoghi
della nascita e della missione di San Francesco è stata enorme, incombente,
giungendo a volte ad un reciproco condizionamento.
Simbolicamente, essa inizia al fonte battesimale della
cattedrale assisana di San Rufino, dove entrambi furono iniziati alla fede
cristiana; prosegue con le sculture presenti sul portale della stessa
cattedrale, e con la prima infanzia del futuro Imperatore trascorsa nella
sontuosa rocca eretta sul colle Asio.
Le sorprese giungono però quando irrompono sulla scena personaggi illustri, con
i quali entrambi agirono separatamente in circostanze storiche rilevanti, certo
influenzandosi reciprocamente. Si tratta prima di Frate Elia da Cortona, una
figura emblematica di umile fraticello oltre che abile organizzatore, stratega
militare, archi tetto, alchimista..., capace di unirsi con immutato ardore alle
epopee francescana e sveva;
poi
del sultano d'Egitto Malik al-Kamil,
sostenitore della convivenza pacifica di Cristiani e Musulmani nell'area del
Vicino Oriente, protagonista di sapienti aperture nei confronti della cultura
occidentale.
La situazione più avvincente, forse intrigante, si presenta quando l'Autore
affronta il rinvenimento, sui muri esterni della Basilica Superiore di Assisi,
di una scultura che inequivocabilmente raffigura il
vol
to di Federico II. Quali misteri storici ed
esoterici si celano dietro la
straordinaria presenza?
Si tratta evidentemente di un argomento fino ad ora poco conosciuto che Fornari
affronta tra i primi con una rigorosa esegesi delle fonti e delle rare ipotesi
disponibili, forte della libertà intellettuale che lo ha sempre contraddistinto.
Andrea Zanlari