Tra fantasmi,
misteri e grandi eroi
Appuntamenti da
non perdere |
||||
Tra fantasmi, misteri e grandi eroi I castelli dell'antico Ducato di Parma e Piacenza vantano le loro presenze misteriose, più o meno blasonate, ma senz'altro affascinanti. Spesso si manifestano con segnali evanescenti, legati al ricordo di episodi realmente accaduti: amori finiti in tragedia, vendette personali, omicidi impuniti. Il castello resta, da sempre, il rifugio preferito dagli spettri; in questi luoghi, un tempo da loro abitati, vi rivivono perennemente i tormenti un tempo patiti, da condividere, adesso, con chi vuole familiarizzare con loro. Nella Fortezza di Bardi si consumò l'amore di Soleste e Morello, castellana e cavaliere. Ad aggirarsi ancora, inquieto, è il fantasma di Moroello, mitica figura del '400. I due innamorati morirono insieme ed ora il soldato vaga accompagnato da una musica malinconica. Innamorato della sedicenne Soleste ed inviso al padre di lei, tentò di conquistarsi in guerra onore e mano dell'amata. Tornato vincitore, indossando le insegne del nemico come trofeo, non venne riconosciuto e lei, credutolo morto in battaglia, si gettò dalla torre più alta, costringendo il fidanzato a darsi la morte per il grande dolore. La notte del 18 maggio si mostra, nelle stanze del Castello di Montechiarugolo, la Fata Berna, assai benvoluta dalla gente del borgo, dove appare e consiglia le ragazze alla vigilia delle nozze. Era arrivata per la prima volta in paese nel 1593, durante una visita di Ranuccio Farnese ai conti Torelli, proponendogli di leggergli la mano. Il duca, superstizioso e terrorizzato dalla magia e dall'occulto, ne ordinò l'arresto immediato e la reclusione nel carcere della Rocchetta e continuò a perseguitarla per tutta la vita. Per nulla rasserenante, anzi presagio di imminenti sventure, è la comparsa improvvisa di Donna Cenerina, che abita la Rocca di Soragna. Cassandra Marinoni, moglie del marchese Diofebo II Meli Lupi, fu spietatamente assassinata nel 1573, con la sorella Lucrezia, dal cognato Giulio Anguissola e dai suoi soldati. Restato il delitto impunito, il suo spettro continua a frequentare le sale della rocca, rivelandosi quale un soffio gelido, allorquando un membro della famiglia viene a trovarsi in imminente pericolo di vita. Nel Castello di Gropparello leggenda vuole che Rosania Fulgosio venisse murata viva nelle fondamenta del castello da Pietrone da Cagnano, suo marito e feudatario del luogo, per punirla del tradimento con l'amore giovanile Lancillotto Anguissola. Nelle notti di tempesta si può sentire il lamento angoscioso della donna, in cerca di un contatto con il mondo dei vivi per ritrovare pace e serenità. Nel Castello di Rivalta, nel Settecento, il cuoco Giuseppe, da mano ignota, venne pugnalato, strangolato e calato nel pozzo, dove il suo corpo fu poi ritrovato. E' lui che, ancor oggi, percorre i corridoi del castello, battendo ritmicamente mestoli e pentole, peggio, come afferma, il padrone di casa, il conte Orazio Zanardi Landi, di un "pestar di bistecche". Oppure sono le luci a spegnersi, mentre gli elettrodomestici si mettono in moto, pur staccati dalla corrente. Nel 1521, un altro fatto di sangue, al Castello d Agazzano. Il conte Pier Maria Scotti, detto "il Buso", abile spadaccino, fu pugnalato a morte e gettato nel fossato da Astorre Visconti. C'è chi giura di averne visto il fantasma muoversi nella rocca, roteando la spada tra clangori metallici e lamenti. Ma i misteri non finiscono qui. Nel Castello di Torrechiara sbocciò l'idillio di Bianca Pellegrini e Pier Maria Rossi. La stanza privata dei due amanti, la "Camera d'oro" ne testimonia l'amore, sentimento che ancora palpita nelle sale del castello e si materializza nelle notti di luna piena, se è vero che l'ombra di una duchessa dai magnifici occhi verdi e dai lunghi capelli neri, murata viva dal marito, è stata vista aggirarsi alla ricerca di un affetto sincero, dispensando baci appassionati a chi, fortunato, la incontra. Nel Castello di Paderna, all'interno della chiesa di Santa Maria, proprio al centro della navata, viene costantemente misurato un campo magnetico anomalo, presenza certamente di forze occulte. Nella Rocca dei Rossi di San Secondo la mano insanguinata di una giovin fanciulla, colà uccisa, ha lasciato un'impronta indelebile sul camino della Sala di Latona, mentre intorno aleggia il suo spirito misterioso; nella sala appresso, detta di Adone, campeggiano i simulacri dei parenti importanti della famiglia, primo fra tutti il grande condottiero mediceo Giovanni delle Bande Nere. E, infine, tra il Parco ed il Castello di Grazzano Visconti si muove il fantasma di dama Aloisa, sposa di un capitano di milizia, tradita e morta di gelosia e dolore. Apparsa al Duca Giuseppe, ne guidò la mano per tracciare il ritratto di donna formosa, non alta, le braccia conserte. Rappresentata in diverse statue, è diventata la protettrice degli innamorati e molti, per consolarla, le offrono fiori. Dunque, se lo "spirito" è quello giusto, non resta che intraprendere il viaggio. I Castelli del Ducato di Parma e Piacenza racchiudono tesori, storie e segreti da scoprire, assaporare e gustare appassionatamente.
Appuntamenti da non perdere |
|
|||
|
||||
ASSOCIAZIONE |
||||
Pier Luigi Poldi Allaj © 2006-2008 |