Oratorio della Beata Vergine del Serraglio
Una "maestà", ai margini del Parco del Castello verso Fontanellato, da tempo era meta d'obbligo perchè racchiudeva una immagine miracolosa della Beata Vergine seduta col Bambino in braccio.
Un primo Oratorio dedicato alla Beata Vergine del Parco o del Serraglio (in dialetto recinto si dice "sarai") è fatto costruire attorno al 1670.
Successivamente questo Oratorio viene ricostruito e ampliato: tra il 1685 e il 1687 il Conte Scipione I fa erigere e decorare l'attuale costruzione da Ferdinando Galli detto il Bibiena e da Sebastiano Ricci: dal loro felice connubio nasce un autentico gioiello. Il Bibiena cura l'architettura e la decorazione delle pareti; il Ricci dipinge la cupola, il medaglione centrale (assunzione di Maria Vergine) e i pennacchi.
La pianta è a croce greca con quattro absidi, due semicircolari e due poligonali, di cui quella rivolta ad est si apre per dar luogo ad un piccolo santuario quadrato con una cupola sormontata da un lanternino, vicino al quale si trova un piccolo campanile che porta una campana di modeste dimensioni.
L'architettura propria dell'Oratorio è lineare e sobria e dona all'edificio un carattere di accentuato verticalismo, ora alterato dalla presenza di un fabbricato aggiunto, dietro l'area presbiterale, dove si trovano i locali di sacrestia e di una abitazione rustica.
Cenni raccolti e inseriti da Pier Luigi Poldi Allaj)