Le pergamene della Spalla di San Secondo
a cura di Pier Luigi Poldi Allaj
Nel 1170 il notaio
Puteolisius viene inviato dai Canonici del Capitolo Cattedrale di Parma nelle
terre di San Secondo per stipulare con i coloni accordi per l'uso delle proprietà
ecclesiastiche. I contratti prevedono corrispettivi per la maggior parte in
natura: in particolare nell'atto di San Secondo capoluogo (domenica, 8 febbraio)
e di Palasone (mercoledì, 11 febbraio) compare anche la
"spalla" di maiale. Queste pergamene costituiscono i documenti più
antichi dove il prelibato salume "di San Secondo" appare citato. E si
può ben intuire la particolare solennità dei momenti della redazione del
rogito di San Secondo, in giorno festivo, di domenica, di fronte al popolo
uscito da messa, con i pubblici giuramenti di tutti gli interessati, come
rimarca lo stesso notaio ("sub iuramentis ... sicut ab ipsis audivi et
scripsi, quorum nomina hic leguntur"), diversamente da quanto avviene al
Pizzo, di martedì, ed a Palasone, di mercoledì, dove le dichiarazioni vengono
prodotte soltanto da due delegati, nella fattispecie "Gerardus de Mola et
Andrianus" e "Bonus Infans et Preatto".
La festa del giuramento di San Secondo vista da Diego Borettini
Martedì
10 febbraio 1170
Atto rogato "in villa Picii iuxta
ecclesiam"
per le terre "de villa Picii"
Relazione storica per la presentazione del marchio della "Spalla di San Secondo" |